martedì 5 luglio 2016

VILLA MAGNANI E LA CAPPELLA FUNEBRE DI FAMIGLIA - INDUNO OLONA (VA)

La villa venne progettata nel 1903 da Ulisse Stacchini per Angelo Magnani, il successore di Angelo Poretti alla guida della fabbrica. Ricordiamo che Stacchini sarà vincitore, nel 1912, del concorso per la Stazione Centrale di Milano. La costruzione venne ultimata nel 1905. Si trova in posizione dominante rispetto alla fabbrica, all'interno del parco progettato dallo stesso Stacchini. Il volume verticale dell'edificio è ritmato dall'alternarsi delle aperture, sottolineate dagli stipiti decorati a motivi floreali. Notevoli sono, all'esterno, gli elementi decorativi plastici a sfondo naturalistico: erme dal volto femminile e cornici floreali. Le fasce orizzontali in laterizio e le decorazioni rigidamente geometriche dei ferri riprendono invece l'apparato decorativo della birreria. All'interno stucchi e dipinti murali gialli e grigi, riprendono i colori della vicina fabbrica di birra. La torretta vetrata è stata edificata fra le due guerre, coprendo la preesistente terrazza. L'edificio è sede amministrativa della fabbrica.
L'edifico progettato dall'Architetto Ulisse Stacchini venne commissionato dalla famiglia Magnani e costruito nel 1912. Le decorazioni pittoriche a motivi geometrici con andamento lineare valorizzano le aperture delle facciate esterne differenti dalla vicina Villa Magnani, dove la scelta dell'architetto ha privilegiato l'utilizzo di materiali differenti e l'inserimento di elementi plastici decorativi. Poco più avanti si trova il cimitero, con la cappella funebre della Famiglia Magnani, realizzata nel 1919 dal celebre scultore Enrico Butti di Viggiù. L'opera di gusto non propriamente Liberty ha la forma di una pagoda in pietra poggiante su un elefante bronzeo a grandezza naturale a ricordo delle suggestioni culturali e religiose del committente.
L’elefante ha dimensioni quasi pari ad uno vero, l’edicola venne costruita da Enrico Butti noto scultore di Viggiù realizzata in collaborazione con l’ingegner Ernesto Brusa di Varese, l’opera fu voluta proprio dal Magnani, nipote di Angelo Poretti.
Angelo Magnani morì il 19 maggio del 1924.
Per visitarla basta andare al piccolo cimitero di Bregazzana





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