mercoledì 7 settembre 2016

DISCESA NEGLI ABISSI - GROTTA DEL REMERON, COMERIO (VA)

A soli 10 minuti di auto da Varese, nella cornice del Parco Campo dei Fiori, è possibile addentrarsi nel cuore della montagna, scendendo lungo il percorso turistico illuminato e in sicurezza, sino alla profondità di circa 50 metri.
Manca solo Caronte con la sua barca e poi questa profondissima cavità nella montagna potrebbe apparire la scenografia perfetta di una discesa agli Inferi di dantesca memoria.
Siamo a Comerio, pochi chilometri sopra Varese, su un terrazzo panoramico che spazia sul suo lago e sul vicino laghetto di Monate, ed il monte è quello a noi notissimo del Campo dei Fiori.
Essendo costituita per lo più da rocce calcaree, la montagna è attraversata da gallerie naturali (al momento esplorate per 30km) e forata da tante grotte scavate dall’acqua. Del centinaio censite nel territorio del Parco, la Grotta del Remeron è con la Marelli e con quelle della Valganna, una delle più note.
Fu Luigi Bertarelli il primo a calarsi nella Grotta del Remeron. Correva l’anno 1900 e quel “Büs”, largo appena 50cm, benché noto ai contadini della zona, non era mai stato esplorato, forse per la scomodità, o forse per la supposta presenza di animali. Bertarelli, appassionato cultore delle bellezze italiane nonché fondatore del Touring Club Italiano, insieme ai sacerdoti di Comerio e di Barasso e all’amico Luigi Origoni, sfidò il buio e l’ignoto.
Un ponte naturale, poi un precipizio, una grande caverna con qualche stalattite millenaria e infine un lago (che prenderà il nome di Bertarelli) a quota -168 metri: questo lo “spettacolo indimenticabile”, come lo descrive lo scopritore, che apparve alla luce fioca delle lampade al magnesio. Un secondo lago, situato a -210 metri, fu intitolato nel 1951 a Felice Binda. Ma la grotta scendeva ancora: al momento le cavità esplorate raggiungono i 524m di profondità.
Nel 1913 iniziarono i lavori per rendere accessibile al pubblico questo “viaggio al centro della terra”. I primi turisti vi discesero nel 1914, sfruttando un impianto all’acetilene e una scala. E Comerio, anche grazie alla grotta, divenne un’ambita meta turistica. Nel frattempo proseguirono le esplorazioni in questo antro misterioso, originato dal carsismo che perfora il monte come un groviera. Una Madonna degli Abissi fu posizionata a venti metri di profondità. Negli anni Settanta altre sale furono scoperte dal CAI. Dopo una chiusura per ragioni manutentive, la Grotta del Remeron ha riaperto l’accesso nel 2004, grazie alla messa in sicurezza dei primi 40 metri da parte dell’Ente Parco Campo dei Fiori e alle visite guidate dell’Associazione Amici del Remeron.
per info sulle visite guidate: http://www.grottaremeron.net








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