martedì 26 aprile 2016

UN VARESOTTO IN CINA

Cita una lapide nel cimitero di Gavirate: “Bravo Giuseppe, figlio e soldato esemplare, morto in Cina il 17 novembre 1900 per l’Italica Civiltà. I genitori implorano requiem”.
Che dire di un giovane contadino, nato il 24 ottobre 1878 nella casa dei nonni lungo l’allora strada dei monti (ora via Bravo
Livio, un suo nipote morto nel 1936 nella guerra d’Etiopia)'
Lui non aveva niente a che fare con le violenze dei Boxers. Erano
lontani anni luce dalla sua realtà, vissuta negli insegnamenti religiosi dello zio, Cesare Moja, curato di Gemonio.
L’estrazione a sorte decretò che facesse parte del contingente
di 20mila uomini che l’Italia aveva deciso di inviare, assieme agli altri Stati europei.
La partenza per l’estremo Oriente fuimmediata.
"Carissimi genitori, il viaggio che abbiamo da fare è molto lungo: anche andare per mare sono sempre 45 giorni e, se il mare è cattivo, possono essere due mesi e anche di più."
Arrivato in Cina il 1° settembre, raggiunse la città di Tientsin, dovesi trovavano tutte le truppe europee. Diversi furono i
combattimenti a cui dovette partecipare.
"Speriamo di tornare– scrisse il 27 settembre ai genitori – La vita militare non è bella in tempo di pace, ma in tempo di guerra
è peggio: mi fanno patire la fame e sete, e affrontare molte
fatiche e dormire per terra"
il 23 ottobre così raccontavala sua vita in Cina:
"Il giorno 28 settembre siamo partiti per il combattimento di Scianai Tua (non è chiaro a che luogosi riferisse, nda) e quindi mi
hanno imbarcato su una nave da guerra italiana. Quando
le truppe cinesi ci hanno visto arrivare, sono fuggite. In questa città tutte le potenze hanno lasciato un po’ di uomini per il servizioe l’Italia 80 bersaglieri tra cui io. Qui sista molto bene, però fa molto freddo. Ha già cominciato a nevicare."
In una lettera ad un’altra zia, sempre il 23 ottobre aggiunse:
"Auguro buone feste di Natale".
Un presentimento? Il 25 novembre alle ore 9,15 il telegramma inviato alla famiglia dal Ministero della Guerra e firmato dal
comandante del 9° Bersaglieri: "Vi comunico morte Caporale Bravo Giuseppe, appartenente alle truppe Estremo Oriente.
Prego dare partecipazione alla famiglia nel
modo migliore".

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